AMELIA – Come sempre più spesso ormai accade, la protesta cittadina viaggia sui social. E così, anche per Via Roma, un video di protesta nato su Facebook, ha dato il là alla contestazione e alla richiesta al Comune di intervenire tempestivamente. “Abbiamo denunciato in Comune il pericolo ma nessuno è intervenuto a distanza di più di un anno. Non vogliamo vivere nel terrore quotidiano e non vogliamo morti annunciate”, dicono un gruppo di cittadini della zona. Il video è di Simona Cannone una che si trova giornalmente ad attraversare Via Roma.
Qui le auto dovrebbero rispettare il limite di velocità dei 50 chilometri orari già da centinaia di metri, invece sfrecciano a 70-80 km l’ora o anche di più. Il problema dei residenti è attraversare la strada che presenta una pericolosa curva la quale oscura la vista e non consente a chi vuole immettersi in auto o a piedi di accedervi in sicurezza. In particolare, spiegano i promotori della protesta, il problema si riscontra nel tratto di Via Roma, in corrispondenza del ristorante, come nel tratto all’altezza del supermercato.
Dice la Cannone: “Troviamo delle strisce pedonali almeno ad un chilometro di distanza, potete immaginare la difficoltà per tante persone che abitano in questo punto della città, verso le Colonne, il più popolato. In questi anni nessuno ci ha aiutati e addirittura, abbiamo dovuto porre noi abitanti stessi degli specchi per poter meglio vedere le macchine che passano”. Ma gli specchi, a detta dei residenti, si appannano facilmente con il freddo e dunque spesso non c’è visibilità delle macchine in arrivo. “Così viviamo ogni giorno con il terrore di essere investiti o urtati da qualche mezzo”.
La Cannone e gli altri chiedono al sindaco, come a tutte le altre istituzioni coinvolte, di provvedere a rendere al più presto il tratto di strada più sicuro per gli abitanti. “Dinanzi ad un rischio quotidiano dell’incolumità di giovani, adulti e anziani nell’attraversare la strada ci sentiamo in pericolo e non protetti. Basterebbe un autovelox o dei dossi artificiali per far rallentare le automobili nei pressi del centro abitato in questione”, dicono i cittadini che già nel 2019 avevano promosso una raccolta di firme.