Terni – Sarà il progetto “Cesi, porta dell’Umbria, porta delle meraviglie” proposto dal Comune di Terni, giudicato “il più completo ed idoneo” a rappresentare l’Umbria nell’ambito della Linea A dell’Intervento 2.1, “Attrattivita’ dei borghi”, del Pnrr che destina 20 milioni di euro ad ogni progetto. A rendere nota la decisione del nucleo di valutazione istituito dalla Regione Umbria è l’assessore regionale alla Riqualificazione urbana, cultura e turismo Paola Agabiti.
“Lo studio di fattibilità presentato dal Comune di Terni per il borgo di Cesi, in base all’esame del nucleo di valutazione – ha reso noto la Agabiti -, ha ottenuto il punteggio più alto ed è stato scelto a rappresentare l’Umbria. Gli esiti dell’istruttoria tengono conto della progettualità e del rispetto dei termini di fattibilità e realizzabilità previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
“All’esito di un precedente processo ricognitivo – riferisce la Regione -, era stato approvato un elenco di 19 proposte presentate dai Comuni, potenziali soggetti beneficiari. Di questi, solo 18 hanno trasmesso lo studio di fattibilità che poi è stato oggetto della valutazione finale. “In seguito all’approvazione della delibera odierna – continua l’assessore Agabiti – si procederà in stretta collaborazione con il Comune di Terni al completamento degli adempimenti per trasmettere la candidatura al Ministero della Cultura entro il termine del 15 marzo. Lo stesso Ministero procederà ad una successiva istruttoria e valuterà la definitiva ammissibilità del borgo”.
Premiato il nostro impegno
Per il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Terni, Benedetta Salvati, “è una notizia bellissima che premia il nostro grande impegno, il nostro coraggio nell’accettare ogni sfida e soprattutto la partecipazione di tanti che si sono adoperati perché questo sogno si realizzasse”.
“Immaginate il borgo di Cesi come una porta: una porta sulla montagna e sulla natura selvatica, una porta sulla storia, anche quella più remota, una porta su uno stile di vita verso il quale in molti vorremmo dirigerci. Cesi oggi è una porta chiusa. Con questo progetto proviamo a riaprirla”. “Questo era scritto nell’introduzione del progetto che punta su sport all’aria aperta, cultura, sociale, recupero e riuso di edifici storici e su molto altro. Ma soprattutto – conclude la Salvati – s’inserisce in una visione di città che abbiamo avuto chiara fin dall’inizio insieme al sindaco Leonardo Latini: una città aperta al suo territorio che vuol valorizzare tutte le sue bellezze e le sue enormi potenzialità”