UMBRIA – Ci sono solo due positivi in più al 27 aprile su 371 contagiati(-6) e 1.370 persone dall’inizio dell’epidemia. 371 (- 6). I dati, come sempre vengono forniti dalla Regione Umbria e dicono che i guariti sono 935 (+8), risultano 83 clinicamente guariti (+2), mentre i deceduti purtroppo salgono a 65 (+1). Dei 1.370 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 106 (-2), di questi 16 (-1) sono in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 977 (-31); sempre alla stessa data, risultano 14.100 (+36) persone uscite dall’isolamento. Nel complesso, entro le ore 8 del 27 aprile, sono stati effettuati 32.806 tamponi (+237).
A Otricoli si tenta la ripartenza – Otricoli si rimette in moto gradualmente rispettando le norme e riattivando alcuni settori economici. Lo annuncia il sindaco, Antonio Liberati, che giovedì 30 aprile riaprirà il mercatino settimanale di Via Roma, anche se solo per i prodotti alimentari. In una comunicazione ai cittadini, Liberati informa però anche che, fermo restando l’uso di distanze e presidi può iniziare anche il settore artigianale, “all’interno – specifica il sindaco – della propria attività eseguendo quelle manutenzioni e lavorazioni necessarie al fine di farsi trovare con il materiale pronto per la consegna al momento della ripartenza. Era mia intenzione – aggiunge poi Liberati – riaprire anche i cimiteri nei giorni festivi e prefestivi a partire da sabato 25 aprile, presidiati dai volontari della protezione civile e dai carabinieri in congedo, ma una direttiva prefettizia odierna non lo consente”.
Sul fronte sanitario il primo cittadino sottolinea il fatto che Otricoli è a Covid zero, non essendosi registrato nessuno caso fino ad ora. “Il coronavirus da noi non probabilmente circolato”, rimarca il sindaco che però avverte: “Questo potrebbe significare che la nostra popolazione non ha anticorpi e che pertanto risulterebbe particolarmente sensibile ad una eventuale ondata di ritorno che si dovesse verificare da qui alla disponibilità di un vaccino, che le autorità ipotizzano tra oltre un anno.
In questo periodo però qualcosa abbiamo tutti capito – afferma Liberati -anche se a spese di una popolazione, prevalentemente quella del nord e anziana, che ha lasciato oltre 26mila cari (e purtroppo il dato non è definitivo) sul campo di battaglia, ossia in quelle terapie intensive stracolme e quindi insufficienti ad affrontare l’emergenza.
Abbiamo capito che bisogna evitare gli assembramenti e mantenere una distanza di sicurezza da chiunque di almeno 2 metri, abbiamo capito che in tutti i luoghi pubblici o comunque di pubblico utilizzo bisogna indossare le mascherine, abbiamo capito che bisogna evitare luoghi ad alto rischio come ospedali ed in genere tutti quelli sanitari, ma anche tutti quei luoghi molto frequentati, se non per estrema ed indifferibile necessità. Ciò non toglie che, ferme restando queste accortezze, possiamo e dobbiamo riappropriarci di una parte della nostra libertà.
È per questo che da oltre 10 giorni – ricorda il sindaco – ho scritto che la lavorazione dei campi, includendo anche orti e giardini, non può che far bene sia all’ambiente che alle persone che la esercitano, e ad Otricoli, in considerazione della sua vocazione agricola sta sicuramente aiutando molte persone. È sempre per questo motivo che è stata riaperta la fontanella dell’acqua”. Anche a Otricoli, riferisce infine il sindaco, è obbligatorio in tutti i luoghi pubblici, strade, negozi, uffici aperti al pubblico, l’uso delle mascherine che si intendono efficaci solo se messe a coprire sia la bocca che il naso.
Ad Arrone magliette di solidarietà – Nasce ad Arrone l’iniziativa “Non siamo soli”. Due le maglie ideate dall’amministrazione comunale che è allo stesso tempo anche testimonial della campagna lanciata per sostenere la preziosa attività della protezione civile Ferriera.
Una, con lo skyline del Castello, da sempre simbolo di uno dei Borghi più belli d’Italia, con la torre civica bene in evidenza e da alcuni giorni illuminata con il tricolore grazie al progetto del maggiaiolo Daniele Aiani. Sull’altra maglia è invece rappresentata la mappa del paese sulla quale sono indicati i nomi delle frazioni, “cuore pulsante della comunità ritrovata in un momento di difficoltà”, spiega il sindaco Fabio Di Gioia.
‘Non siamo soli’, ‘Insieme si può’, questi i messaggi veicolati dalle maglie, “cha diventano – dichiara sempre Di Gioia – strumento che tende ad avvicinarci rimarcando il nostro senso di appartenenza e la solidarietà nel periodo di distanziamento sociale. Solo insieme riusciremo a superare questo momento difficile. Negli ultimi giorni – aggiunge il primo cittadino – solo buone notizie: diversi positivi al Covid-19 nel nostro comune, sono guariti, segno – conclude – che siamo già sulla buona strada”. Il ricavato delle maglie sarà devoluto alla protezione civile Ferriera per il grande supporto.