Terni – “Non c’è al momento alcun nesso, quanto piuttosto una strana e sfortunata coincidenza tra i due incendi divampati a Terni. Non c’è alcun filo rosso che lega i due eventi”. Parole importanti che arrivano dal Procuratore di Terni, Alberto Liguori, e raccolte dall’agenzia Ansa il giorno dopo l’ennesimo incendio, dopo quello della Ferrocart di domenica scorsa, alle porte di Terni.
E’ trascorso nel frattempo il primo giorno dopo il rogo divampato nell’azienda di autotrasporti Medei in zona Sabbione a Terni tra operazioni bonifica del sito, riunioni tecniche per le decisioni che riguardano la salute pubblica con la riapertura delle scuole a Terni, Narni e Stroncone e il mantenimento dei divieti nell’area dei 5 chilometri dall’incendio e le prime indagini per stabilire le cause.
Proprio sul punto delle indagini Liguori ha fatto il punto della situazione sempre al taccuino dell’Ansa. “Per il primo rogo – spiega il Procuratore di Terni – avvenuto il 20 febbraio alla Ferrocart di Maratta, specializzata nel riciclo e recupero di rifiuti, “allo stato – spiega il procuratore – non e’ stata adombrata una pista diversa da quella dell’accidentalità.
Le indagini sull’incendio di ieri nella ditta di autotrasporti Medei – prosegue – affidate al nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, sono invece alle battute iniziali e si preannunciano particolarmente “complesse”.
In attesa che le operazioni di bonifica e smassamento del materiale bruciato siano concluse, è stata disposta l’acquisizione delle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. Al momento – conclude Liguori all’Ansa – non viene esclusa alcuna ipotesi in merito alle cause delle fiamme, che sarebbero divampate nei pressi del muro di cinta dell’azienda.”
