NARNI – E’ un Natale diverso quello che si celebra al santuario della Madonna del Ponte. Un Natale di spiritualità, certo, come diversamente non potrebbe essere, ma anche un Natale di solidarietà. Una solidarietà che si esprime con la vicinanza ai migranti che stanno soffrendo freddo e abbandono ai confini fra Polonia e Bielorussia. Don Giorgio Brodoloni, il rettore del santuario, ha deciso di rivolgere un doveroso pensiero a quelle migliaia di persone “che – dice – sono venute da noi e noi non le stiamo accogliendo”.
Ecco che allora al santuario della Madonna del Ponte hanno allestito un presepe e un stella cometa dedicati ai migranti dell’est Europa. Un presepe molto bello, realizzato da alcuni volontari della parrocchia che si illumina di luce verde. La stessa luce verde di cui si accende la stella cometa che campeggia sopra il portone d’ingresso del santuario.
“Il verde è il colore delle lanterne che accendono nelle case della Bielorussia per indicare che lì i migranti troverebbero chi sarebbe disposto ad accoglierli se gli fosse permesso. È in un certo senso anche il simbolo della nostra vicinanza a quei fratelli lontani, persi nel gelo, che aspettano una porta che gli si apra e che li faccia entrare”, spiega don Giorgio. “Anche il Signore venne e i sui figli non lo riconobbero, aggiunge. “Allora, in questo tempo di sofferenza, è giusto pensare a chi dovremo accogliere nella nostra casa, a chi ci chiede solo di poter entrare, senza pretendere nulla”.
Al santuario don Giorgio, i suoi collaboratori e i parrocchiani hanno allestito un fitto programma di iniziative. Stasera, 24 dicembre, la santa messa a mezzanotte, con posti distanziati per rispettare le norme anti contagio, poi domenica il concerto tenuto dal centro sociale anziani Ancescao di Narni scalo, alle 18, e quindi una fitta rete di appuntamenti religiosi dal te deum di ringraziamento alle messe, fino ad arrivare al 6 gennaio.