NARNI – Anestesisti e personale di sala operatoria di Narni e Amelia trasferito a Spoleto per l’emergenza covid-19. E’ quanto ha deciso e comunicato ai sindaci, Francesco De Rebotti e Laura Pernazza, il commissario Usl Umbria 2 Massimo De Fino nel pomeriggio di venerdì 6 novembre. Una scelta che ha sorpreso il sindaco di Narni, il quale si è allarmato sul futuro immediato della struttura sanitaria cittadina. L’atto è stato motivato dalle difficoltà di reperire personale specializzato per gestire la terapia intensiva covid della struttura ospedaliera spoletina.
“Pur comprendendo la situazione emergenziale in cui si opera – ha dichiarato De Rebotti – è doloroso constatare come questa scelta improvvisa e solo freddamente comunicata sia lo scontato risultato della confusione e dell’assenza di prospettiva a cui le Istituzioni Regionali hanno condannato le nostre strutture ospedaliere. Trasformate da domani in Rsa con la perdita delle funzioni ospedaliere residue che potevano restare invece un presidio per l’attività ordinaria che viene definitivamente pregiudicata.
E con la beffa che il personale dei nostri ospedali -aggiunge – non potrà rappresentare una risposta efficace alle esigenze dell’Ospedale di Spoleto per numeri, anzianità e caratteristiche professionali che lo caratterizzano. Non è spogliando una pianta già rinsecchita che se ne rigenera un’altra”.
De Rebotti ha diffuso un lungo comunicao nel uale cheide sostanzialemente di rivedere tale scelta. Ecco il resto della nota: “Abbiamo assistito, per lunghi ma infruttuosi mesi a promesse di rivoluzioni, investimenti su strutture e capitale umano e professionale, scenari di grandi cambiamenti. Ed abbiamo con responsabilità cercato di ascoltare, comprendere ed avere fiducia.
La realtà che stavamo vivendo era quella dei nostri presidi ospedalieri azzoppati nella fase di pre-seconda ondata covid con la mancata riapertura del punto di primo soccorso a Narni e della medicina ad Amelia. E di nessuna prospettiva certa per l’ospedale unico comprensoriale.
Ma la realtà di oggi, che con fatica poteva essere immaginata peggiore, è che per manifesta incapacità della Giunta Regionale da domani i nostri Ospedali semplicemente cesseranno di esistere in quanto tali per essere trasformati in RSA, dismettendo così gran parte del presidio sanitario del territorio e le sue funzioni base.
Basti pensare che senza la presenza di anestesisti non è possibile svolgere le sedute oncologiche nel nostro ospedale narnese. Chiedo quindi alla Presidente Tesei e all’Assessore Coletto di tornare sulle proprie scelte, che non solo non risolvono un problema di Spoleto o regionale, ma ne creano di nuovi e dannosissimi nel nostro territorio del narnese amerino.
Propongo invece di rafforzare nei nostri presidi quelle funzioni di bassa e media specialità per permettere ai nostri cittadini di continuare a ricevere risposte diagnostiche ed operative ed un servizio ordinario che non può essere bloccato. Una scelta nobile e comprensibile, oltre che utile, per non scaricare sulle persone, sugli utenti e gli operatori, le inefficienze ed i ritardi della Regione.
Attivando invece una risposta alla domanda di protezione dei pazienti delle RSA che interessi strutture diverse da quelle ospedaliere. Strutture ricettive come nel modello dei covid-hotel per gli asintomatici o residenze per anziani covid-free che hanno disponibilità di posti rafforzando questi presidi con l’impiego decentrato di OOSS e medici del servizio sanitario”.