NARNI – “Che fine ha fatto il centro di formazione professionale di Narni? Cosa ne è dei locali e dei macchinari ove era ospitato a San Girolamo?” Lo chiede il consigliere di Forza Italia Sergio Bruschini in un comunicato il cui testo è il seguente:
“Perché tutto è lasciato nell’abbandono e nell’ oblio ,quando esso era una realtà efficiente e importante per centinaia di giovani?
Una vicenda lunga della quale non si parla più, eppure attraverso di esso molti ragazzi hanno acquisito professionalità
ed hanno imparato un mestiere.
Un pò di storia a questo punto è necessaria per ricordarne la sua evoluzione .
Siamo agli inizi degli anni 80 del secolo scorso e la regione delegò ai Comuni la gestione della formazione professionale.
Dopo alcuni anni, la delega alla formazione passa alle associazioni dei comuni, ed i corsi che in quel tempo si tenevano solo ad Amelia,
vengono trasferiti presso nuovi locali sempre in Amelia ,che non essendo di proprietà comunale, costrinsero l’associazione a pagare affitto riscaldamento energia elettrica.
Fu così che la direzione cerco di convogliare tutta la formazione compresi i corsi già esistenti a Narni per meccanici e saldatori ubicati presso le Grazie, in una unica sede dove le spese di manutenzione potevano essere molto più contenute.
Comincia uno studio per trovare locali idonei per poter ospitare un centinaio di ragazzi e tutte le attrezzature dei vari laboratori.
Fu così che l’associazione dei comuni strinse accordi con la regione per il restauro degli ex locali della scuola media di Narni a San Girolamo.
Nel 1998 tutta la scuola di Amelia si unisce a quella di Narni nello stabile restaurato, si crea un centro professionale CFP fiore all’ occhiello di tutto il comprensorio ove gli studenti potevano frequentare corsi di falegnameria di meccanica e saldatura di alto livello.
Grazie alla lungimiranza di diversi collaboratori istruttori si riescono ad organizzare anche importanti sinergie con il territorio, vengono restaurati dagli studenti del centro manufatti della cattedrale di Narni, il portone principale della stessa ,il coro della chiesa di san Agostino,attrezzature e opere in collaborazione con i terzieri per lo svolgimento di alcune manifestazioni.
Nel 2000 intanto la dirigenza del c.F.p. decise di dare inizio a nuovi percorsi formativi.
Viene creata la specializzazione per cuochi con gestione privata della scuola per l’alimentazione di Perugia.
Nei locali del centro lo spazio era però limitato, così in accordo con il Comune di Narni si trasferiscono i nuovi corsi presso i locali della rocca, dove vengono allestite le cucine una sala ristoro e un efficiente bar.
L’avvento delle agenzie private e la maggiore rilevanza data ai corsi di cucina determinano l abbandono della vecchia formazione che va quasi scomparendo.
Nel 2015 poi la regione si riprende dalle province la delega, il c.F.p. di Narni viene abbandonato, la specializzazione di cucina viene trasferita a Terni, sede ancifap, dove tuttora si svolge l’attività formativa rimasta.
Il nostro caro c.F.p. con arredo e macchinari efficienti e funzionanti rimane desolatamente inutilizzato
Ecco è proprio questo il punto ove con questa mozione voglio arrivare.
Se pur vero che la delega è oggi della regione,il comune di Narni è proprietario dei locali ove esso fu ospitato,locali che da anni sono lasciati al completo oblio,
ove all’interno sono custodite infrastrutture ferme e che sono costate alla collettività.
Considerato che mai come ora sono necessarie nel mondo del lavoro particolari figure professionali che presso il centro trovavano la loro specializzazione.
Si ritiene necessario che il sindaco e la giunta
Facciano uscire dal silenzio una realtà che da tempo è stata dimenticata
Valorizzino beni che rimangono privi di utilizzo fermi da tempo.
Aprano un tavolo di confronto con la regione per la verifica dello stato dell’arte del ex CFP
Studino la possibilità di riapertura del CFP con modalità e finanziamenti da definire”.