Forse la destra narnese non sa che il progetto delle “corsie ciclabili” e “zone 30” rientra in un piano sottoscritto sia dal Comune di Narni sia da quello di Terni amministrato da loro colleghi di partito ed è promosso dalla regione Umbria insieme al Ministero dell’Ambiente. Per evitare confusione occorre inoltre precisare che allo scalo sono in corso lavori per realizzare varie opere infrastrutturali, tra cui la “corsia ciclabile”, che è parte della corsia veicolare ordinaria con destinazione alla circolazione delle bici, cosa diversa dalla “pista ciclabile” che invece è delimitata e riservata ad uso esclusivo di chi va in bicicletta.
Per ora c’è un cantiere in corso aperto su vari fronti, ma qui si discute per due strisce rosse sull’asfalto, forse sarebbe meglio aspettare la fine dei lavori e fare una valutazione sull’intero pacchetto degli interventi. Il dibattito in corso in tante città italiane, dove i primi a sostenere interventi che migliorano la qualità della vita sono i gruppi dirigenti sia di destra che di sinistra, a Narni non sembra possibile perché una parte politica, come già avvenuto in tante altre occasioni, preferisce posizionarsi sul piano della critica sterile, dando tra l’altro un giudizio sulla qualità civica e civile dei cittadini secondo noi distante dalla realtà.
Infatti, leggere dichiarazioni di esponenti politici, che invece di auspicare e sostenere le buone pratiche, vorrebbero relegare i narnesi fra i cittadini poco civilizzati, diversamente da quelli del “nord”, che non possono ambire a vivere in una città migliore perché hanno scarso senso civico, è un’offesa alla città e a chi in vari ambiti (famiglia, scuola, associazioni laiche e religiose e anche in politica) cerca in tutti i modi di migliorare il senso civico e di far progredire tutta la comunità. Siamo fortemente convinti che Narni e i narnesi vogliano guardare avanti, non indietro”.