Mer, 27 Settembre 2023
Mer, 27 Settembre 2023

Narni, fede, cuore e tradizione: Inizia la due giorni dedicata a San Giovenale, patrono della città

NARNI – Se uno vuole capire fino in fondo che cosa è la Corsa all’Anello deve vivere la due giorni che scandisce il passaggio dal 2 al 3 maggio. E’ in queste 48ore che si consumano le passioni dei narnesi, anche di quelli, pochi per fortuna, che non amano la festa ma che sono comunque attaccati al patrono San Giovenale. Il 3 è infatti il giorno del santo, il giorno più atteso dell’anno narnese, quello che celebra la ricorrenza di colui che salvò la città e al quale la città ha dedicato un inno che è diventato un motto all’appartenenza e non solo una canzone religiosa. La festa del patrono si mischia con la tradizione della Corsa all’Anello, perché stasera, 2 maggio, come sempre accade da secoli, la cattedrale dedicata a San Giovenale si riempirà di fedeli e contradaioli, tutti ad assistere al corteo in costume delle arti, dei castelli e dei mestieri che arriveranno in corteo per offrire al santo il cero, grande a seconda della loro importanza sociale, economica e culturale.

Ci sarà per la prima volta il nuovo vescovo, mons. Soddu, che sarà a Narni oggi e domani, quando in cattedrale celebrerà la messa in onore del patrono e guiderà la processione cittadina per San Giovenale. Il giorno del santo non è la ripetizione di uno stanco rituale, è la sublimazione delle radici di una città che porta nel sangue il suo passato e che lo ripropone con orgoglio proprio in queste giornate. Basta guardare come la gente vive la giornata, come i giovani, soprattutto esprimono l’attaccamento a San Giovenale e quindi alla propria città, festeggiando tutto il giorno e poi ritrovandosi a notte fonda sulla scalinata del duomo per intonare tutti insieme l’inno a San Giovenale.

“A te patrono amabile, o Giovenale santo, vescovo nostro e martire leviam la prece e il canto”, recita l’attacco dell’inno che verrà cantato a squarciagola dai ragazzi e dalle ragazze dei terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria che per una notta dimenticheranno le divisioni rionali e si uniranno nel nome del santo. L’inno notturno nacque per caso oltre 20 anni fa, quando un gruppo di giovani lo improvvisò in Piazza Garibaldi, mettendosi in piedi sopra la scalinata. Anno dopo anno, l’appuntamento è cresciuto, il numero delle persone è aumentato e oggi è diventato una piacevole e toccante tradizione. .

Corsa storica – Alle 17 del 3 maggio in Piazza dei Priori, tra il palazzo comunale e la torre civica, verrà poi disputata la Corsa all’Anello Storica, tradizionale evento dove nella piazza del centro storico, lungo un percorso in linea con gli statuti risalenti al 1371, si sfideranno quattordici cavalieri dei terzieri di Mezule, Fraporta e Santa Maria.

Correranno per Mezule Federico Minestrini, Tommaso Finestra, Ernesto Wilmi Santirosi, Luca Chitarrini e Lorenzo Proietti. Per Fraporta Jacopo Rossi, Luca Paterni, Leonardo Piciucchi e Giulio Martelli. Per Santa Maria Tommaso Suadoni, Jacopo Matticari, Cesare Bonanni, Jonathan Anselmicchio e Diego Cipiccia. Il bersaglio è posto lungo una pista in terra battuta, sulla sinistra del cavaliere ad una altezza che simula la posizione della testa dell’avversario lungo la lizza di un torneo. L’anello di dimensioni ridotte verrà assegnato all’ultimo concorrente che tra gli altri riuscirà a rimanere in gara. L’ultima corsa storica disputata risale al 2019 ed è stata vinta da Tommaso Suadoni di Santa Maria.

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