NARNI – A Narni si fanno matrimoni fuori dal Comune. E’ proprio il caso di dirlo, sia metaforicamente che per davvero. Sì, perché l’amministrazione comunale ha studiato il modo di attrarre un po’ di turismo nuziale proponendo a chi ha edifici storici o ambienti di pregio di metterli a disposizione per celebrare le nozze. Ovviamente si parla di rito civile o di unioni civili, non certo di matrimoni religiosi, ma siccome il numero è in crescita si tenta di intercettare anche questa nuova tendenza. A prevederlo è un avviso pubblico esplorativo emanato da Palazzo del Podestà con il quale si chiede ai privati di esprimere una manifestazione d’interesse da parte di proprietari o di coloro che possono legittimamente disporre di strutture ricettive, edifici, ville di valore storico, architettonico, ambientale o artistico aperti al pubblico e presenti sul territorio comunale. La stessa amministrazione, in caso di risposte favorevoli, istituirà separati uffici di stato civile, sancendo un accordo con il privato interessato per un comodato d’uso gratuito della validità di 3 anni.

La pandemia e il mistero del caffè sparito
Dice che la pandemia ci ha imposto, per dovere, volere o necessità, stili di vita diversi e nuovi, ci ha dettato regole diverse per lo