Mer, 27 Settembre 2023
Mer, 27 Settembre 2023

Narni, il presidente del comitato pro ospedale Bazzucchi replica a Pastorelli (Lega)

NARNI – Il presidente del comitato cittadino “Salviamo l’ospedale di Narni”, Maurizio Bazzucchi, replica a Pastorelli della Lega in un comunicato nel quale auspica un confronto politico sul futuro della sanità narnese e umbra. Ecco il comunicato:

“Intervengo personalmente in veste di Presidente del Comitato “Salviamo l’Ospedale di Narni” per replicare al Consigliere Regionale Stefano Pastorelli della Lega in merito al seguente comunicato apparso sulla pag. Fb della Lega Umbria ( sanità, dalla cgil non servono slogan ma proposte costruttive per un confronto con le istituzioni” – nota di pastorelli (Lega)

“Ci chiediamo dove fosse la CGIL quando il Partito Democratico smontava la sanità umbra;

quando, per colpa dell’incapacità della sinistra al governo regionale, le migliori professionalità fuggivano verso istituti ospedalieri confinanti;

quando le strutture ospedaliere venivano svuotate di servizi e competenze;

quando non si realizzavano le terapie intensive richieste dagli standard nazionali;

quando emergeva lo scandalo Concorsopoli legato alle assunzioni nella sanità tramite concorso pubblico”.)

nel quale ci sono punti condivisibili ed altri no in quanto demagogici, in una formulazione sostanzialmente differente da quella di Sgalla e Bettarelli che hanno prontamente replicato:

Punto1) Pastorelli ha ragione quando afferma che dalla CGIL (ma anche da parte di tutti gli altri sindacati confederali ed autonomi) non servono slogan o discorsi in “sindacalese” ma proposte concrete e costruttive, concetto, peraltro, da me ribadito in un recente post su Fb in modo inequivocabile;

Punto2) le migliori professionalità mediche sono “fuggite” (?) dalla Azienda H di Terni verso quella di Perugia, quindi entro la Regione Umbria, analogamente allo svuotamento delle strutture ospedaliere di Servizi e competenze. In entrambi i casi la migrazione è stata unidirezionale dalla provincia di Terni a quella di Perugia ma questo si è verificato per anni con la Giunta di Centrosin. e, nondimeno, continuato con quella di Centrods, anzi se possibile accentuato e non di poco, quindi non parlerei di incapacità bensì di disonestà intellettuale di entrambi gli schieramenti ma, ripeto, sempre in un’unica direzione geografica;

Punto 3) le terapie intensive non sono state incrementate strutturalmente da entrambi gli schieramenti politici e se in periodo pre pandemico ciò è stata una forma di economicismo mascherato, con la Pandemia in corso non ci sono state, ne ci sono, ne ci saranno neanche con la Giunta Tesei;

4) va dato atto che la “Sanitopoli Umbra” è stata quanto più di vergognoso e meschino, peraltro (giustamente e democraticamente) pagato dal Centrosin. con una sonora sconfitta alla ultime elezioni Regionali;

Ma va dato anche atto al Centrosin. che fin quando è stato al governo della la Regione Umbria, questa è stata dal 2014 al 2018 una delle quattro Regioni “Benchmark”, ovvero di riferimento nazionale ai fini del rapporto efficienza/efficacia nella qualità dei servizi sanitari erogati seguendo parametri Ministeriali di assoluta obiettività, uguali e validi per tutte le Regioni Italiane nonostante bilanci in equilibrio, (gli screening per la diagnosi precoce di tumore del colon e mammella solo poche Regioni li hanno e l’Umbria sono molti anni che li ha attivati, così come tutta l’attività territoriale e Distrettuale a partire dai Consultori) e se poi la qualità sia localizzata prevalentemente nelle strutture ospedaliere ed USL del Perugino e minimamente in quelle del Ternano è altro discorso così come lo svuotamento massiccio di medici ed infermieri, in cui non entro nel merito specifico perché potrei citare eclatanti esempi da far rabbrividire, anch’esso prevalente nelle 4 strutture ospedaliere del ternano, sia avvenuto con l’avvento della Giunta Tesei nessuno lo può disconoscere, infine le modalità previste per l’abbattimento delle liste d’attesa previste dall’assessore Coletto, ovvero che un esame possa essere effettuato in qualsiasi struttura pubblica regionale paradossalmente anche a 140km di distanza pena la cancellazione dalle liste d’attesa stesse, sarebbe comica se non drammatica (ma ve lo immaginate un pt “fragile” che da Otricoli debba andare per una TAC a Città di Castello?, sarebbe costretto a rivolgersi al privato non convenzionato, quindi pagando di tasca propria la prestazione). Per non parlare del nuovo PSR in cui si dice tutto ed il contrario di tutto, in ogni caso sottintendendo un ubiquitario filo logico di economicismo sanitario a discapito della tutela della salute del cittadino e senza prevedere alcuna integrazione delle risorse umane e logistiche.

Ed allora caro Pastorelli Le dico che questo è uno dei motivi della nascita del Comitato civico ed apartitico che presiedo ed in ogni caso siamo noi tutti, me per primo date le personali competenze specifiche, disponibili ad un auspicabile sereno confronto magari in presenza di Sgalla e Bettarelli le cui repliche parte condivido e parte no (https://www.umbriajournal.com/scienze-salute/sanita-sgalla-cgil-umbria-medici-e-infermieri-umbria-assessore-capace-443539/).

A me sembra che tutti gli attori succitati abbiano una visione parziale della reale Sanità Umbra inserita nello specifico contesto temporale attuale che richiederebbe al contempo concretezza e conoscenza profonda della materia. Nessuno è portatore di verità assolute, me per primo, ma soprattutto nessuno si salva da solo”.

 

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