NARNI – Mezule ha vinto la 54esima edizione della Corsa all’Anello. Il terziere bianconero ha totalizzato 180 punti, precedendo Santa Maria con 135 e quindi Fraporta con 120 ed aggiudicandosi così la Sfida di maggio. Non è stata una gara tecnicamente memorabile, moltissimi gli errori compiuti dai cavalieri soprattutto nelle prime due tornate, mentre nella terza si è assistito finalmente a degli scontri di grande valore emotivo e spettacolare.
Protagonista assoluto è stato Tommaso Finestra che nella terza tornata ha impresso la svolta decisiva alla corsa sancendo la vittoria di Mezule. Il cavaliere ha infatti totalizzato 90 punti, infilando tutti e 6 gli anelli delle sue due sfide, battendo prima Diego Cipiccia, di Santa Maria, e poi Leonardo Piciucchi di Fraporta.
Proprio Cipiccia, nonostante la sconfitta e la gara non brillantissima, è stato uno dei protagonisti della corsa. Per lui, dopo oltre 20 anni di attività, era infatti l’ultima edizione. Al termine della corsa, lo stadio gli ha tributato un lungo applauso che ha unito tutti i contradaioli dei terzieri. A lui è stata donata una targa per la sua lunga carriera e per i suoi successi. Alla prima tornata si sono visti errori a ripetizione, probabilmente anche inediti per la Corsa all’Anello. Due cavalieri, Alessandro Scoccione di Santa Maria e Cristiano Liti di Mezule, hanno totalizzato 0 punti.
Il primo uscendo di pista contro Jacopo Rossi di Fraporta (15 soli punti anche per lui), il secondo contro lo stesso Scoccione che si era rifatto infilando tutti gli anelli e portando 45 punti a Santa Maria. Liti e Rossi sbagliavano ancora e si portavano a casa solo 15 punti a testa. Santa Maria chiudeva in vantaggio sugli altri, ma alla seconda tornata le cose si ribaltavano. Wilmi Santirosi di Mezule nella sfida contro Luca Paterni di Fraporta infilava solo 2 anelli, come il suo avversario che veniva addirittura squalificato nella sfida successiva contro Tommaso Suadoni di Santa Maria per uscita di pista.
Lo stesso Suadoni però faceva malissimo prendendo pochi anelli e abbattendo una serie di bandierine che gli valevano solo 5 punti. Ne approfittava Santirosi che contro Suadoni faceva en plein (45 punti) contro Suadoni che infilava due anelli. Era il sorpasso di Mezule sugli arancioviola che riponevano nella lancia di Cipiccia tutte le speranze per la terza sfida. Speranze che però si infrangevano contro la dura realtà. Proprio Cipiccia nella sfida contro un Finestra in grande forma non andava oltre i due anelli, mentre l’avversario li infilava tutti e tre ed allungava il passo.
A Mezule a quel punto bastavano due anelli per aggiudicarsi la vittoria. Ma Finestra, sulle ali dell’entusiasmo, distruggeva anche Leonardo Piciucchi di Fraporta, prendendo di nuovo tre anelli e lasciandone solo uno all’avversario. Era il trionfo per i bianconeri. L’ultima sfida serviva solo a Cipiccia per una sorta di congedo dalle corse e per raccogliere il saluto del popolo della Corsa all’Anello.