NARNI – Anche a Narni nasce un gruppo di giovani socialisti , “Primavera socialista a Narni. giovani socialisti crescono”, che si richiama ai valori universali della democrazia politica, della solidarietà, della pace, della non violenza, del dialogo e dell’opposizione ad ogni forma di totalitarismo e intolleranza. Si impegna per l’affermazione di forme più alte d’eguaglianza sociale e tutela dell’ambiente. Tutelale singole individualità nel perseguimento dell’interesse generale, nei campi d’intervento dell’economia, della salute, del lavoro, dell’informazione, per promuovere la diffusione di una cultura multietnica. I giovani socialisti intendono favorire l’ampliamento del potere di rappresentanza dei giovani attraverso la predisposizione di strumenti e progetti finalizzati ad una maggiore conoscenza ed energica difesa dei loro diritti. Si prefiggono di contribuire ad una nuova unità di tutte le forze di ispirazione socialista e riformista.
La “Primavera socialista a Narni” raccoglie l’eredità storica della Federazione Nazionale Giovanile Socialista, fondata nel 1903. Tante le idee che i giovani socialisti, con entusiasmo e determinazione, cercheranno di trasformare i progetti e momenti di incontro, dialogo e dibattito. Uno dei primi impegni li vede accanto all’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti) con una mostra che verrà allestita nella sala digipass presso il Palazzo dei Priori dal 2 al 12 marzo 2023. La mostra da titolo “I ribelli al confino” si compone di 18 pannelli tematici che narrano le vicende dei confinati dal regime fascista nell’isola di Ventotene, privati della libertà , degli affetti. Esclusi dalla vita politica ed obbligati alla sorveglianza fascista. Tra essi Sandro Pertini 7° Presidente della Repubblica Italiana e Umberto Terracini presidente dell’Assemblea costituente.
Uomini e donne Antifascisti costretti al confino di polizia che riescono, nell’indigenza e nel terrore ad autorganizzarsi dedicandosi a lavori artigiani. Costituirono biblioteche clandestine ed i contatti con confinati stranieri portò alla stesura del manifesto di Ventotene “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto” dovesi asseriva tra l’altro che la guerra è causata dagli egoismi dei singoli stati nazionali sovrani. I pannelli riportano dati ,foto della deportazione al confino, della popolazione dei confinati, della auto organizzazione , della vita in clandestinità fino all’elaborazione del manifesto e delle condizioni di vita di uomini e donne al confino e del loro destino dopo l’altro settembre 1943 : Deportati in Germania, morti nei campi di sterminio nazisti, riconosciuti partigiani combattenti eben76ricoprirono importanti cariche politiche come già detto per Sandro Pertini e Umberto Terracini. Il catalogo della mostra contiene anche una storia a fumetti “Nel frattempo un altro Tempo” Ringraziamo il presidente Anpia Terni Prof. Alberto Piccioni nonché dirigente nazionale, per averci messo a disposizione la mostra.