NARNI – “Mi permetto di puntualizzare che forse è meglio essere molto cauti per il “prima”ed anche per.il dopo che ancora è da scrivere”. Lo dice il capogruppo di Forza Italia Sergio Bruschini che interviene sul nuovo canile approvato pochi giorni fa dal Consiglio comunale. Ecco la nota del consigliere:
“In premessa: La media gestibile dei cani per abitante dovrebbe essere di 1 cane ogni 272 abitanti.Per marni significa avere quindi circa 65 70 cani abbandonati.noi oggi ne abbiamo invece 150 in più circa .Questo costa circa 240000 euro l’anno.Siamo poi in una situazione ora anche migliorata se si pensa che al 2009 si era raggiunta la cifra di 282 cani per quasi 300000 euro.
Il prima:La vicenda canile a Narni parte dal lontano 2007 e si sarebbe dovuta concludere molti anni fa se l’amministrazione comunale non si fosse impelagata in una gestione alquanto discutibile.Una serie di stop e go su decisioni eo possibili scelte prima compiute eppoi ritirate su quella che poteva essere una struttura comunale già funzionante ed efficiente,il canile di Schifanoia,contornate da inevitabili cause amministrative.
13 anni ove la popolazione canina ospitata non è diminuita se non di poche unità con un notevole carico di spesa per i bilanci comunali.Anni nei quali le energie ed il lavoro doveva e poteva esser utilizzato e dedicato alla prevenzione del fenomeno del randagismo con tutta una serie di iniziative ed atti amministrativi che avrebbero dovuto guardare al canile solo come ultimo tassello di una serie di i interventi atti a limitare e prevenire l’abbandono e favorire le adozioni.Su questo fronte molto poco è stato fatto ed era,è, sarà la vera sfida ed il vero risultato da perseguire.
Quindi quando si parla.di grandi risultati bisogna essere molto cauti e non strabici dimenticandosi quale è stata la storia..la.lunga storia che alla fine ha partorito il nuovo progetto.
Il dopo:la nuova struttura dopo 13anni di controversie e gestazione è pronta ed il suo auspicabile funzionamento è sulla carta ..si badi bene ancora solo sulla carta sono stati fissati una serie di buoni propositi e dei processi che per far si che tutto funzioni debbono essere attuati.
Siamo quindi solo agli inizi di un nuovo percorso che è tutto da verificare e mettere in opera e che per funzionare ha necessità di una governance attenta ed efficiente.
Quindi poca esultanza ma molto più pragmatismo..la storia del canile ha un prima ed un dopo e non è certo il.prima segno di una buona amministrazione mentre il dopo ancora tutto da verificare. Speriamo bene ..vigileremo che ai proclami ed ai progetti seguano i fatti”.