NARNI – “Per me non siamo più nella fase di chiedere se si farà o no. Per me il nuovo ospedale comprensoriale è una cosa ormai certa. C’è un iter avviato, gli espropri dei terreni sono all’88 per cento del totale, c’è un accordo di programma che parla chiaro e che è già stato firmato dalla Regione, dall’Usl e dai Comuni interessati e c’è, inoltre, l’indicazione precisa su cosa sarà e la scadenza per la presentazione del progetto esecutivo che è fissata al 30 marzo”.
Tanta gente al Digipass – Quando ha convocato l’’assemblea cittadina, pochi giorni fa, forse nemmeno Francesco De Rebotti, il sindaco, si aspettava tanta partecipazione. La sala Digipass di Palazzo dei Priori era infatti piena fino a costringere la gente in piedi, sabato mattina, 25 gennaio. C’erano sindaci, tra cui Laura Pernazza di Amelia, consiglieri comunali e regionali, parlamentari e tanti cittadini. “Sono qui per spiegare bene cosa sarà il nuovo ospedale, fatto solo con soldi pubblici e non privati, e non per rifare la tiritera sul fatto che si farà o non si farà, c’è stato ormai un passo avanti.
Ospedale salvezza per il Santa Maria – C’è un accordo di programma e per me vale quello – ha sottolineato il sindaco di Narni – io altri non ne firmerò. Il nuovo comprensoriale – ha spiegato De Rebotti – sarà un ospedale di territorio che servirà soprattutto all’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, spero che finalmente i ternani lo abbiano capito. A Narni-Amelia si farà la bassa e media specializzazione, al Santa Maria l’alta specializzazione e l’eccellenza, sgravando la struttura di Terni dalle tate incombenze che oggi la affollano”. Ma il sindaco si è spinto oltre. “L’ospedale servirà anche ad abbattere le liste d’attesa grazie alla diagnostica strumentale. Oggi i cittadini sono costretti ad andare anche a Orvieto, Spoleto e Foligno, domani potranno recarsi a Cammartana”.
Botta e risposta Pace-De Rebotti – Eleonora Pace, consigliera comunale e regionale di FdI, non ha lesinato bacchettate però al sindaco. “In 40 anni non si è fattoi nulla e un motivo ci sarà se questa Regione è stata sempre dello stesso colore, vediamo quando l’assessore Coletto risponderà alla mia interrogazione se tutto quello che ha raccontato il sindaco sarà confermato”. “Tu dimostri di non aver studiato la materia – gli ha replicato De Rebotti – bastava che ti fossi recata in Comune, da me o dai tecnici, per spiegarti, così avresti capito che io non mi pongo più il problema se si farà o no, perché l’iter è iniziato, se qualcuno lo vorrà fermare se ne assumerà la responsabilità”.
Forza Italia – Sergio Bruschini, capogruppo Fi in Comune a Narni, ha obiettato: “Tutto bene sindaco, ma c’è un particolare e cioè che la scadenza per il progetto esecutivo era sì al 30 marzo ma del 2019”. Poi ha preso la parola il sindaco di Amelia. “Posso assicurare De Rebotti – ha detto la Pernazza – che ho parlato personalmente con la presidente Tesei e con tutti gli assessori e tutti mi hanno confermato che l’ospedale si farà. Per me la salute non è una questione di colore politico, se vedrò che non si farà il nuovo comprensoriale sarò schierata con De Rebotti per farlo costruire perché interessa i cittadini. Terni non è convinta? Andiamo là a fare un’altra riunione e gli spieghiamo a casa loro cosa significa questo progetto”.
Brutte notizie per gli attuali ospedali – Ma intanto la situazione dei due ospedali non è per niente rosea. Dopo un timido tentativo di rilancio tutto sembra essersi di nuovo fermato. La conferma è arrivata dall’intervento di un’infermiera di Narni. “Mancano dottori, infermieri, anestesisti – ha detto prendendo la parola – tanto che, non essendo questi ultimi in numero sufficienti, i medici del Santa Maria non vengono più a Narni ad operare. La situazione è molto difficile, non sappiamo quale sarà il futuro e non possiamo più continuare ad avere responsabili che vengono dal nord dell’Umbria e che non hanno conoscenza precisa di quale sia la situazione locale”.