NARNI – Il Comune di Narni ha diramato un comunicato sugli accertamenti compiuti da Arpa Umbria a seguito della segnalazione dei cittadini della zona di Nera Montoro in merito a cattivi odori. Di seguito il comunicato sui provvedimenti assunti dalla Regione:
“La società Purify di Nera Montoro è stata diffidata a interrompere qualunque alimentazione di rifiuti alle vasche della sezione biologica del trattamento dei rifiuti liquidi e lo scarico della soda sul corpo idrico superficiale.
L’Arpa, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di alcuni cittadini per i cattivi odori nella zona limitrofa allo stabilimento industriale, e in contatto giornaliero con il sindaco Lorenzo Lucarelli, ha avviato una conseguente attività di controllo.
Il sopralluogo ha accertato il malfunzionamento di una sezione dell’impianto di trattamento dei rifiuti liquidi dovuto all’avaria nella sonda di dosaggio di una vasca, malfunzionamento che l’Azienda ha omesso di comunicare alle Autorità competenti.
A seguito dell’attività di controllo, la Regione Umbria ha adottato il provvedimento di diffida, invitando l’azienda a produrre entro la metà di gennaio una relazione in cui si chiarisca in modo esauriente e dettagliato la data del guasto, a comunicare le azioni poste in essere per limitare le conseguenze ambientali, e soprattutto a fornire proposte per evitare che possano verificarsi in futuro ulteriori analoghi malfunzionamenti dell’impianto.
La Purify è stata inoltre diffidata sempre dalla Regione Umbria a trasmettere il progetto “Monitoraggio della qualità dell’aria” in adempimento a quanto previsto dal provvedimento che ha autorizzato la Società all’attività di Trattamento dei Rifiuti Liquidi per conto terzi.
Il sindaco Lucarelli esprime il proprio disappunto per le modalità con le quali l’azienda si rapporta sia con il territorio, già provato da altre vicende che hanno compromesso e compromettono la situazione ambientale di quell’area, che con le istituzioni che sono chiamate a difendere e a salvaguardare il benessere della comunità.
Sempre il sindaco sottolinea come la collaborazione tra enti (Comune, Arpa, Regione) sia il risultato della sollecitazione continua dell’Amministrazione comunale di Narni, e che tale collaborazione sia in grado ora di restituire una situazione aggiornata della qualità dell’aria e di porre in essere iniziative che hanno l’obiettivo di salvaguardare la salute dei cittadini.
Al tempo stesso apprezza l’attenzione e la vigilanza dei residenti nell’area di interesse che stimolano e sollecitano l’intervento delle Autorità competenti, mentre censura l’atteggiamento dell’azienda, che va ad aggravare una situazione che da tempo sta mettendo a dura prova la vivibilità della zona sud del territorio comunale”.
L’attacco delle opposizioni al Pd – Nota congiunta di Sergio Bruschini (FI), Rebecca Poggiani e Barbara Chiaramonti (FdI), Gianni Daniele (Lega) e Cecilia Cari. “La decisa presa di posizione della minoranza a Narni circa la assurda situazione che si sta prospettando nel nostro territorio riguardo la localizzazione di nuovi impianti di trattamento di rifiuti eo di produzione di biogas ha dato fastidio al pd ed al suo capogruppo. La cosa non ci stupisce in quanto ciò che di fatto hanno reso la zona di Nera Montoro e località limitrofe un luogo ove si sono concentrate gran parte di queste iniziative,nascono da scelte che la giunta narnese ha scientemente fatto in passato nei riguardi della bonifica e della politica industriale di questo territorio.
L’intervento del comitato cittadino – “Cosa abbiamo respirato?”. “Dopo le numerose e prolungate segnalazioni di noi cittadini, rilevatesi esatte e la diffida da parte della Regione n’è una conferma ancora tutta la popolazione è preoccupata non avendo ricevuto nessuna comunicazione o documento ufficiale su cosa abbiamo respirato e se può aver causato danni alla nostra salute.
Svizzeretto (Pd), contro la Regione – “La storia di questo territorio ha visto insediarsi attività industriali, molto importanti che hanno consentito a centinaia di lavoratori, famiglie e all’intera comunità, di progredire e crescere sia economicamente che culturalmente.Oggi, le stesse aree industriali sono state capaci di cambiare la loro funzione che, soprattutto nella parte sud (ex Industrie Chimiche di Nera Montoro e nelle aree di Treie e San Liberato), si è concentrata su attività legate alla green economy tanto da attrarre nuovi investimenti e impianti legati al riciclo e al riuso.
Nel corso di questi ultimi anni e anche in questi giorni, alcune attività hanno purtroppo generato criticità e problematiche continue, soprattutto legate alle emissioni odorigene.
Problematiche che hanno causato proteste dei residenti, l’emanazione di varie prescrizioni degli organi di controllo (Arpa) e conseguenti importanti ordinanze Comunali e Regionali a tutela dei cittadini. Odori molesti, gestioni non sempre disponibili al confronto con i residenti e soprattutto l’ennesimo incendio di novembre presso l’area industriale di Nera Montoro di una cabina elettrica, hanno causato allarme, proteste e generato sfiducia tra i cittadini.
Siamo fermamente convinti che recuperare, riciclare e riutilizzare i rifiuti, sia domestici, zootecnici che industriali, rimane l’opzione prioritaria su cui dobbiamo tutti impegnarci e lavorare per consentire alle future generazioni di vivere in un pianeta migliore, ma questo deve avvenire nella piena sostenibilità, in armonia con cittadini e territorio. Questo Comune ha da sempre dimostrato di saper convivere e anzi sostenere sviluppo industriale e manifatturiero, siamo comunque consapevoli che alcune aree appaiono sempre più stressate da nuove attività che purtroppo continuano ad avere un impatto negativo.
Con tali premesse, insediamenti di questo tipo potrebbero compromettere definitivamente il raggiungimento di quel difficile equilibrio su cui l’amministrazione comunale e enti di controllo stanno lavorando da anni insieme ad altri soggetti pubblici e privati. Per questo che sappiamo essere un grande lavoro, voglio ringraziare l’amministrazione comunale, il sindaco Lucarelli, l’assessorato e gli uffici tecnici comunali, l’Arpa e i soggetti di controllo, per l’impegno che hanno dimostrato negli anni e anche in questi ultimi intensi mesi.
Per tutto questo chiediamo alla Regione Umbria, che per competenza rimane l’interlocutore principale per il rilascio delle necessarie autorizzazioni, di valutare anche l’aspetto legato al sovraccarico, alla saturazione e all’eccessivo stress che queste nuove attività provocano su un territorio già fortemente compromesso. Regione che ancora oggi, nonostante le problematiche registrate in tanti comuni spesso lasciati soli a gestire le conseguenze, non si è dotata di una legge che regola nuovi insediamenti con alto potenziale di rilascio odorigeno, ne di una norma in grado di registrare l’intensità stessa di questo odioso disturbo.
Come Partito Democratico abbiamo contestato il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti adottato dalla giunta regionale, che non tiene conto di queste nuove esigenze e di come gestirle preventivamente a livello regionale e anzi sembra fare l’opposto caricando i comuni di scelte e azioni che difficilmente possono fare singolarmente. C’è da chiedersi se ci sia una relazione sul fatto che la Regione da una parte ha preadottato quel Piano sui Rifiuti antiquato e contro corrente rispetto alle scelte fatte da altre Regioni come Veneto ed Emilia Romagna e dall’altra non regola al meglio le procedure d’insediamento e soprattutto la gestione di impianti che invece dovrebbero essere un fiore all’occhiello. Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni del consigliere narnese del partito guidato da Salvini, che invece di tentare di cavalcare in modo speculativo e populistico le preoccupazione dei cittadini, dovrebbe rivolgere le stesse domande e spiegazioni alla presidente delle Regione, tra l’altro espressione dello stesso partito”.