NARNI – Il teatro Manin si appresta a diventare uno spazio aperto sulla città. Un luogo dove non si farà solo teatro ma si potranno sì gustare cibi e vini di qualità e fare molte altre cose come vedere film, leggere e studiare. Il nuovo teatro sarà una struttura viva, vitale, green, sostenibile, giovane e rivoluzionaria. Questo è quello che sta progettando Ingranaggi, l’associazione culturale che lo ha preso in gestione dopo l’aggiudicazione della gara per i siti museali e turistici della città.
“Trasformeremo il teatro in una realtà viva tutto l’anno”, dice Ilaria ceci che è la responsabile organizzativa. “Una realtà – aggiunge – che si integrerà con la città e con le attività economiche e commerciali, perché all’interno del foyer opereranno i titolari di bar, locali e ristoranti”. Proprio il foyer sarà l’epicentro della rivoluzione strutturale, per certi versi culturale, del teatro di Narni. “Platea e palchi non li toccheremo ma il foyer sarà radicalmente trasformato”, dice sempre la Ceci annunciando investimenti consistenti. “Non abbiamo ancora definito una cifra certa ma siamo nell’ordine di migliaia e migliaia di euro”, spiega, rivelando che sono a buon punto anche numerosi contatti con sponsor locali pronti a scommettere sulla rivoluzione.
“Cambieremo tutto, dai colori agli arredi con installazioni artistiche che stiamo definendo insieme alla sovrintendenza dell’Umbria, ospiteremo anche una cineteca, una mediateca e un museo del teatro”. Dentro al teatro ci sarà pure un prato verde. “Sarà ovviamente artificiale – dice la Ceci – ma su di esso ci si potrà anche sedere. All’esterno non cambieremo i colori delle facciate ma realizzeremo un giardino verticale che darà il senso del nostro progetto e della nostra filosofia”. Una filosofia che la Ceci spiega in poche parole rifacendosi alla tradizione green dell’Umbria e al vecchio slogan sempre di moda.
“Narni è Umbria e l’Umbria è il cuore verde d’Italia, per questo il teatro dovrà rispecchiare questa impostazione sostenibile e green. Il Manini sarà il nuovo salotto della città, ma un salotto completamente diverso da come ci si possa immaginare e dovrà essere totalmente integrato e connesso con la città”. “Faremo produzioni nostre – preannuncia – con spettacoli totalmente realizzati dal teatro Manini, istituiremo laboratori teatrali, corsi di recitazione e di altre tematiche legate alla cultura e al teatro e calate nella realtà narnese”. Un sogno, quindi, quello di Ingranaggi, ma un sogno che ha già avuto modo di mettere radici.