TERNI – “Questo primo maggio rimette al centro il lavoro di speranza e di coraggio. Il messaggio che vogliamo mandare è che ricostruire il Paese è necessario, si può fare, lo si può fare valorizzando il lavoro delle persone, creando nuovi posti di lavoro e ripartendo da quelli che hanno pagato il prezzo più pesante e hanno perso il lavoro, i precari”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cgil Maurizio Landini che ha partecipato alle manifestazioni del Primo Maggio all’ASt di Terni dove c’erano anche i segretari regionali di Cisl e Uil.

“Dobbiamo dare un futuro di stabilità nel lavoro e di qualità sociale, ha aggiunto Landini secondo il quale “qualsiasi Paese che voglia essere un Paese industriale ha bisogno di un’industria dell’acciaio degna di questo nome. È tanti anni che abbiamo indicato la necessità di un Piano nazionale per l’acciaio – ha insistito Landini – e credo sia arrivato il momento di dare un futuro ad un settore strategico.
In questa fase – ha sottolineato – è particolarmente importante mettere al centro la qualità delle produzioni che fai, come sei in grado di produrre senza inquinare e aprire un nuovo modello di sviluppo”. “Inoltre – ha ricordato il segretario Cgil – a Terni è aperta una discussione sul futuro della fabbrica, per la quale ThyssenKrupp ha annunciato la vendita. Negli anni passati – ha concluso Landini – questa città e questi lavoratori hanno dimostrato cosa significa l’unità sindacale, difendere il proprio lavoro e pensare al futuro”.
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha sottolineato in un messaggio che “il diritto al lavoro, il diritto a poter svolgere, in sicurezza, il proprio compito nella società è uno dei capisaldi della nostra civiltà. Oggi, come accade dalla fine dell’800, siamo a celebrare il lavoro, che garantisce autonomia e libertà all’uomo, ed ai lavoratori che attraverso il loro impegno sono autori del raggiungimento del “progresso materiale o spirituale della società”, come recita la Costituzione italiana”.
“Un diritto – ha sottolineato – che non sempre trova risposta e che nel corso della storia – aggiunge Tesei – è stato messo più volte a repentaglio, così come accade in questo lungo e complesso periodo di crisi. L’augurio di una buona Festa del lavoro va dunque a tutti coloro che con sacrifici continuano a svolgere la propria attività e a coloro che oggi sono nell’impossibilità di farlo con l’auspicio che, grazie anche al convinto impegno e al contributo da parte di questa Istituzione, vi siano le condizioni affinché il diritto al lavoro – ha concluso la presidente – sia garantito a tutti”.