Terni – Ultimi giorni di attività per l’hub vaccinale di Terni attivo nella palestra dell’istituto Casagrande di Terni. Da martedì 1 marzo le somministrazioni anti-Covid per adulti e ragazzi over 12 si sposteranno nella sede centrale dell’Usl Umbria 2 di Via Bramante. Alla vigilia della chiusura del punto vaccinale più grande dell’Umbria, attivo dallo scorso 24 aprile che ha somministrato duecentomila dosi di vaccino, si sono recati in visita il direttore generale dell’Usl Umbria 2 Massimo De Fino, insieme al sindaco di Terni, Leonardo Latini, e alla presidente della Provincia, Laura Pernazza “per ringraziare – spiega una nota dell’Usl – gli operatori sanitari, i volontari, le associazioni, la Protezione Civile, che in questi dieci mesi di attività e in piena emergenza pandemica si sono impegnati quotidianamente con passione, professionalità, dedizione e senso civico.
DAL PRIMO MARZO CAMBIA IL PUNTO VACCINALE
“Ad aprile c’era paura, ma la sfida è stata superata in maniera brillante” ha commentato la dottoressa Paola Calcagno, responsabile posizione organizzativa assistenza infermieristica dell’area nord dell’Usl. “Ora le vaccinazioni proseguiranno con numeri sicuramenti ridotti – ha aggiunto -, ma avere contribuito a vaccinare la cittadinanza, anche pediatrica, con percentuali così importanti ci fa essere contenti”
Parole di soddisfazione arrivano anche da Paolo Sgrigna, coordinatore infermieristico del distretto di Terni dell’Usl Umbria 2. “Per dieci mesi – commenta – tutti i giorni anche in quelli di festa, siamo stati qui con dedizione. Duecentomila vaccinazioni si ‘vedono’ tutte, ma la chiusura di questo hub ora vuole dire avere vinto e non perso. E’ una cosa bella”
PROCIV PUNTO DI RIFERIMENTO
Tra le duecento le persone impegnate nel punto vaccinale anche i volontari della Protezione civile e delle associazioni di volontariato. “Per tutti noi è stata un’esperienza straordinaria e incredibile, che ci auguriamo rimanga unica” ha detto Fiorella Chiappelli, del gruppo comunale della ProCiv.
“Siamo venuti a contatto con umanità a 360 gradi – ha continuato -, con più svariate problematiche. La cosa che ci fa felici è che le persone ci hanno visto come punto di riferimento”.